dott. ornitologo Antonio Porcelli

Museo Ornitologico di Apice

Storia del Museo e della Biblioteca

Inaugurati nel 2010, il Museo e la Biblioteca di Ornitologia di Apice hanno avuto origine da una raccolta dell'Avifauna Europea del famoso Ornitologo Italiano Antonio Porcelli. Il Museo possiede un'intera sala che raccoglie la collezione ornitologica dove sono conservate quasi tutte le specie nelle varie forme ed età che dal Sannio, dalla Campania e dall'intero Stivale della Penisola Italiana che popolano pianure, colline, praterie, boschi, valli, paludi, montagne e fino ad arrivare al mare.

Il museo ricade all'interno della Riserva Faunistica di Apice ove è possibile avvistare numerose specie ornitiche nidificanti e svernanti. Nel corso degli anni la collezione è stata notevolmente ampliata fino a comprendere esemplari di quasi tutta l'avifauna del Bel Paese. Il museo ha ampliato i suoi confini sia con donazioni che con acquisizioni, aprendo una nuova sezione rappresentata da altre branche delle Scienze Naturali: Mammologia Erpetologia e Paleontologia.

Intercalano le vetrine degli esemplari delle sezioni didattiche: storia del museo che illustrano il percorso espositivo, architettura dell'avifauna del nostro Paese con nidi e uova più tipici. Storia del volo, dall'Archeopterix all'Avifauna con riproduzione di reperti fossili. Del museo fa parte la biblioteca scientifica di ornitologia allestita in un'ampia sala aperta al pubblico alle scolaresche e agli studiosi.

Nella stessa sala della biblioteca sono ospitate l'Ooteca una collezione di uova, l'Emeroteca con riviste scientifiche di ornitologia italiana e la Videoteca con videocassette dell'avifauna del Paleartico Occidentale.

Il Museo e la Biblioteca di Ornitologia sono situati in Piazza Municipio, 1 del Centro Storico di Apice, presso l'ex Direzione Didattica. Raccolgono una collezione di inestimabile valore storico-culturale, costituita da esemplari di alto pregio scientifico, che nel corso degli anni sono stati accumulati e catalogati e dai quali è stata data buona sistemazione espositiva.

Diverse sono le finalità della Struttura, ormai divenuta a livello Universitario:

  1. La conservazione, la cura, l'ordinamento e l'incremento delle collezioni di interesse scientifico, al fine di salvaguardare l'integrità e di consentirne la consultazione per scopi scientifici.
  2. La diffusione e la divulgazione della cultura scientifica nella società moderna.
  3. Corsi di preparazione tecnica in campo avifaunistico ed iniziative culturali con Convegni e Seminari.
  4. I visitatori sono particolarmente attratti dalla collezione attraverso l'ostensione sistematica dei reperti.

La sua storia rispecchia la cultura naturalistica e gli interessi scientifici dello Studioso chiamato a Dirigerlo: Antonio Porcelli, ideatore e conservatore si è impegnato a dotarlo di importanti e numerose collezioni.

Il salone maggiore è dedicato prevalentemente all'avifauna, la collezione è ordinata secondo un criterio evoluzionistico delle specie. L'orientamento attuale è quello di incrementare la rassegna dei Vertebrati inserendo i campioni zoologici in un contesto interdisciplinare aperto alla storia e alle attività umane odierne.

Rarità e Biblioteca

Negli scaffali 'estinti' e 'rarità' sono esposti esemplari accidentali, ibridi naturali ed alcuni casi di albinismo totale ed esotici.

Vasta è la biblioteca con testi di ornitologia redatti da autori di chiara fama, come Ettore Arrigoni degli Oddi, Edgardo Moltoni, Giacinto Martorelli, Paolo Savi, Alessandro Ghigi, Augusto Toschi, Sergio Frugis, Bruno Massa, Pierandrea Brichetti, Fernando Spina, Lucio Bordignon, Maurizio Fraissinet, Mario Milone, Fulco Pratesi, Armando Gariboldi, Maurizio Arduin, Sergio Scebba, Fabio Casale, Luigi Cagnolaro, Danilo Mainardi, Vincenzo Celano, Natale Emilio Baldaccini, Konrad Lorenz, Franco Perco, Nicola Baccetti, Maurizio Ravasini, Bernardino Ragni, Silvio Spanò, Renato Massa, Giuseppe Bugliani, Sergio Abram, Francesco Materasso, Marco Dinetti, Mario Chiavetta, Pietro Zangheri, Sergio Marchetti, Alberto Chelini, Michele Zanetti, Fulvio Fraticelli, Francesco Petretti, Marco Mastrorilli, Francesco Mezzatesta, Mario Pavan, Renzo Rabacchi, Piero Angela, Antonino Zichichi, Antonio Canu, Gianfranco Bologna, Vincenzo Rizzi, Anthon Diamond, Augusto Vigna Taglianti, Giancarlo Fracasso, Enrico Cavina, Domenico Fulgione, Mario Kalby, Raniero Massoli-Novelli, Lorenzo Fornasari, Andrea Corso, Ivano Pelicella, Marco Lambertini, Valter Giuliano, Roberto Tinarelli, Renzo Videsott, Franco Tassi, Riccardo Groppali, Umberto Zingoni, Alessandro Montemaggiori, Alessandro Andreotti, Mauro Fasola, Stefano Volponi, Angelo Meschini, Gianni Ravazzi, David Attenborough e altri ancora.

Sono presenti tutti gli atlanti ornitologici italiani ed i piani faunistici provinciali, regionali e nazionali.

Per una Visita Didattica

Il Museo ha la funzione di conservare il materiale scientifico in dotazione e di divulgare la cultura scientifica, naturalistica e l'educazione ambientale.

La visita al Museo Ornitologico di Apice offre spunti di lettura su temi quali gli ambienti ecologici, la diversità biologica, la classificazione dei viventi e gli adattamenti evolutivi.

Notevole è la collezione dei nidi raccolti in natura nel periodo post-riproduttivo.

Ogni anno, vengono schedati centinaia di volumi permettendo così agli studiosi un aggiornamento continuo. La Biblioteca possiede oltre 2000 volumi scientifici di ornitologia. La stessa è una delle più grandi biblioteche specializzate d'Italia in campo ornitologico. La Biblioteca si accresce continuamente con volumi aggiornati che via via vengono pubblicati da prestigiosi ornitologi. Vi figurano i maggiori trattati di ornitologi di tutti i tempi. Gli utenti possono prendere visione del patrimonio librario suddiviso per autore. vasta è anche l'emeroteca con pubblicazioni e riviste prodotte in Italia dalle maggiori Associazioni ornitologiche.

Inoltre, il Museo possiede anche un laboratorio, nel quale vengono preparati i soggetti da esporre nelle vetrine destinati allo studio scientificoò. Il Museo resta chiuso tutti i lunedì, Capodanno, Pasqua e Natale. Le visite scolastiche vengono prenotate a mezzo email o telefonando al conservatore del Museo.

L'Organizzazione del Museo

Organizzato secondo criteri ecologici, i circa 500 esemplari, esposti in appositi scaffali, sono raggruppati per famiglia di appartenenza (ambiente boschivo, montano, mediterraneo, zone umide e salmastre e d'acqua dolce, rurali, urbane; esemplari sia migratori, che stazionari, che erratici ed estivanti).

I 500 esemplari sono raggruppati in 15 grandi vetrine. La collezione ha materiali di studio per i ricercatori, come timoniere e remicanti (penne e scheletri smontati). Il Museo è punto di riferimento e di aggregazione per vari ricercatori, ornitologi e naturalisti. Il Museo possiede soggetti di alto valore scientifico. L'ornitologo Porcelli promuove e partecipa attivamente a ricerche sul campo, sia per fini scientifici che per fini pratici, ossia di gestione avifaunistica, esegue per conto di Enti pubblici studi sul territorio, partecipando a numerose spedizioni scientifiche sia in Italia che all'estero. Il Museo possiede anche una banca semi per l'avifauna; inoltre, sono presenti oltre 200 cd-rom (dischetti) a carattere ornitologico.

Il Museo, in conclusione, possiede anche una statua di san Francesco d'Assisi (patrono d'Italia), poiché il poverello di Assisi è stato l'antesignano del protezionismo e un poster di Sant'Antonio Abate, patrono degli animali. Ogni esemplare è munito di cartellino, che riporta le notizie della specie. Inoltre, sono presenti 1500 poster, che rappresentano tutta l'avifauna europea. L'esposizione è sistemata in due ampi saloni, al 1° piano dell'ex edificio scolastico. A cadenza bimestrale, si tengono dei convegni di ornitologia. Infine, presso il Museo si svolgono corsi per l'abilitazione dell'esercizio all'attività venatoria.

Pianta del Museo

Pianta del Museo Ornitologico di Apice

Ingrandisci

Contatti

Piazza Municipio 1, 82021 Apice (BN), Italia
(presso l'ex edificio scolastico del Centro Storico di Apice, alle spalle dell'ex Casa Comunale)

Aperto tutti i giorni alle scolaresche e al pubblico in genere
ore 9.00 - 12.00 | 16.00 - 20.00

Dott. Antonio Porcelli

Naturalista, Ornitologo e Zoologo. Perito Agrario, Agrotecnico e Forestale.
Si laurea in Scienze Naturali presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Giudice Popolare presso il Tribunale di Benevento.

Sin dall'adolescenza ha coltivato un forte interesse per l'avifauna, osservando, studiando e allevando numerose specie ornitiche. È socio di tutte le associazioni ornitologiche italiane. Partecipa a cadenza biennale al congresso italiano di ornitologia.

Operatore Faunistico, titolo conseguito presso l'Amministrazione Provinciale di Benevento. Esperto in museologia scientifica, titolo conseguito presso la Società dei Naturalisti di Napoli.
Già componente del comitato tecnico faunistico provinciale di Benevento. Ricercatore di campo dell'avifauna e della fauna selvatica italiana.

Seguace di San Francesco d'Assisi.

Ha pubblicato numerosi articoli a carattere ornitologico e faunistico sul Mattino di Napoli e sul quotidiano Sannita 'Il Sannio'.

Componente della Commissione Provinciale di Benevento all'Abilitazione Venatoria.

Ha realizzato presso l'azienda agrituristica 'Tufini' il primo Bird - Garden in terra sannita.

Da studioso di ornitologia ha diffuso nel Sannio numerose cassette-nido per favorire la nidificazione dell'avifauna insettivora.

Ideatore e conservatore del museo e della biblioteca ornitologica di Apice con oltre 500 esemplari naturalizzati raccolti sul territorio nazionale e oltre 2000 testi scientifici di ornitologia e zoologia Italiana ed Europea.

Promotore del costituendo Parco Ornitologico Italiano, ove albergano meravigliose creature alate con annesso Orto Botanico. Membro della Delegazione Italiana del Consiglio Internazionale della Caccia con Delega all'Ornitologia.

Con l'ausilio di due cani da ferma, svolge nel periodo autunnale il monitoraggio dei Galliformi nelle aree montuose e dei Caradriformi nelle zone umide della Campania.

Coniuga il suo impegno scientifico con la gestione dell'azienda olivicola naturalistica Porcelli ubicata nella collina centrale di Apice.